Mercato auto: l’UE si oppone alla “tassa di riciclaggio” russa
Partita la richiesta al WTO di istituire un panel in grado di risolvere la controversia commerciale.
L’unione europea ha chiesto al WTO (World Trade Organization – L’organizzazione mondiale del commercio con sede a Ginevra), di stabilire un Gruppo speciale per risolvere la controversia legata alla legittimità della “tassa di riciclaggio” che la Russia applica sui veicoli importati
A seguito delle consultazioni formali con la stessa Russia – avvenute nel corso dello scorso luglio – l’UE ha inteso, con questo atto, andare al passo successivo nella procedura di risoluzione delle controversie del WTO.
Il fatto è che la Russia applica da tempo una “tassa di riciclaggio” sui veicoli importati e l’UE ritiene discriminatorio tale balzello che, di fatto, mina seriamente le importazioni dei veicoli verso il gigante dell’Est, un mercato non di poco conto se si considera che muove oltre 10 miliardi di Euro annui in un contesto generale di crisi, soprattutto dell’automotive.
L’UE aveva sollevato più volte il problema, tanto nel corso di incontri bilaterali con la Russia, quanto in occasione delle consultazioni formali in seno al WTO, tuttavia, ancora ad un anno dalla sua controversa applicazione, tale tassa è ancora in vigore.
“Abbiamo esplorato tutte le vie possibili per addivenire ad una soluzione accettabile per entrambe le parti – ha dichiarato Karel De Gucht, Commissario europeo per il Commercio – tuttavia, dato che l’imposta continua ad ostacolare in modo significativo le esportazioni un settore chiave per l’economia europea, non abbiamo altra scelta che chiedere al WTO di pronunciarsi affinché la Russia rispetti i suoi obblighi istituzionali”.
Il 9 luglio scorso, l’Unione Europea aveva chiesto l’avvio di consultazioni formali del WTO sperando che la mossa potesse stimolare la Russia a mettere sul piatto della bilancia soluzioni alternative rispetto alla misura giudicata discriminatoria. Lo stesso Giappone si era mosso, in seguito, il 24, con una richiesta simile. Purtroppo, le consultazioni UE-Russia del 29 e 30 luglio, non erano riuscite a stabilire una via d’uscita alla risoluzione della controversia; e infatti Mosca continua ad applicare la tassa.
Qual è il problema della tassa di riciclaggio?
Questa tassa rappresenta un onere supplementare per le esportazioni dell’UE e neutralizza la riduzione dei dazi all’importazione che la Russia aveva accettato in sede di adesione al WTO. Applicata a partire dal 1 ° settembre 2012, curiosamente appena pochi giorni dopo l’adesione della Russia all’organizzazione internazionale del commercio, essa si applica alle importazioni di automobili, camion, autobus e altri veicoli a motore. Con un carico spropositato che va dai 420,00 ai 2.700 Euro per una macchina nuova e dai 2.600,00 e i 17.200 per una macchina di più di tre anni, mentre per gli altri veicoli, come alcuni autocarri con cassone ribaltabile, ha raggiunto 147.700 Euro, secondo le stime della Russia, apporta ulteriori 1,3 miliardi di Euro nelle casse dello Stato.
Però, mentre l’imposta si applica a tutte le importazioni dall’UE, i veicoli prodotti in Russia e Kazakistan e Bielorussia, che formano un’unione doganale con la Russia, ne sono esenti. Per questo l’Unione europea ritiene che l’imposta è incompatibile con le norme fondamentali del ‘WTO, in base al quale i prodotti nazionali non devono essere trattati in modo più favorevole rispetto ai prodotti importati e che le stesse condizioni devono applicarsi ai prodotti di diversa provenienza.
I prossimi passi del WTO
La partita è appena iniziata e l’Organo di conciliazione delle controversie del WTO esaminerà la richiesta di costituzione di un panel apposito nella riunione in programma per la fine di ottobre. In tale sessione, la Russia avrà il diritto di opporsi alla costituzione dello stesso, tuttavia, se l’UE dovesse sollevare nuovamente la questione in occasione della riunione di novembre, allora la Russia non potrebbe più bloccare la richiesta una seconda volta.
Una volta che il panel sarà formalmente istituito, le parti o il Direttore Generale del WTO procederanno a selezionare i membri chiamati a farne parte e che dovranno pronunciarsi sulla vexata quaestio.
Si fa presente che la Russia è il terzo partner commerciale dell’Unione e che nel 2012 l’Ue ha esportato merci verso la Russia per 123 miliardi di Euro, mentre, la stessa ha importato per oltre 213 miliardi di Euro… Giusto per dire che l’UE è il primo partner commerciale della Russia. Se le esportazioni della Russia verso l’UE sono costituite principalmente da materie prime (circa l’80%), quelle dall’UE al gigante dell’Est rappresentano un buon 50% e sono costituite da macchinari e mezzi di trasporto, autoveicoli compresi.
Ci auguriamo che la questione si risolva per il meglio, al fine di dare anche solo una piccola “boccata d’ossigeno” al mercato delle auto che da tempo mostra sofferenza.