DIMINUISCE IL TRAFFICO AUTO, AUMENTA L’UTILIZZO DEI MEZZI PUBBLICI
Non tutti i mali vengono per nuocere
La crisi ha investito ogni aspetto della vita dei cittadini.
Uno dei settori colpiti con più durezza è quello del mercato auto: si è verificato un netto calo delle vendite dei veicoli in tutta Europa, di pari passo è diminuito con percentuali sempre più alte il traffico delle auto nelle città.
Le strade europee si stanno svuotando, mentre diventano sempre più congestionate quelle cinesi.
Le auto sono diventate beni costosi a causa di una serie di aumenti: carburante, tasse di possesso, lubrificante, assicurazione obbligatoria e manutenzione.
La situazione economica influisce sugli acquisti, ma anche sui comportamenti dei consumatori.
Con un potere di acquisto in netto calo e l’aumento della disoccupazione, le scelte individuali si stanno orientando verso un’ottica del risparmio: le auto vengono lasciate a casa e si opta per i mezzi pubblici con un notevole incremento nelle vendite dei biglietti e degli abbonamenti. Inoltre, diminuisce il tempo passato al volante dagli automobilisti: le code nelle arterie più trafficate si sono accorciate e c’è un simile decongestionamento anche nelle periferie. Roma e Milano, soprattutto, sono testimoni di questa inversione di abitudini.
Questa situazione ha portato anche altri aspetti vantaggiosi quali, un aumento del car sharing e del bike sharing, nonché un’aria con minore presenza di smog di cui beneficeranno i nostri polmoni.
Quelli che gridano alla tragedia per la diminuzione delle auto in circolazione e per il calo delle vendite degli autoveicoli dovrebbero riflettere maggiormente su un generale cambiamento di tendenza che dovrebbe essere attuato e che comporterebbe cambiamenti radicali con scelte più orientate alla produzione e all’incentivazione dei veicoli ecologici, con un impegno da parte della politica e anche delle aziende. Inoltre, non andrebbe trascurata un’educazione dei consumatori stessi verso comportamenti più responsabili e più sostenibili, affinché una vita più salutare non sia dovuta essenzialmente solo alla crisi.