DI FATTO ENNESIMA PROROGA

Se non altro si posticipano i pagamenti

Slitta al 30 novembre il pagamento delle quote mentre la nuova data di entrata in vigore definitiva è stata confermata al 30 Giugno 2012, dopo il via libera del Decreto “Milleproroghe”.
L’articolo 13, commi 3 e 4, del Decreto cita: Al fine di garantirne un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), il termine di entrata in operatività del SISTRI è prorogato al 30 giugno 2012.
Per quanto riguarda il pagamento delle quote invece, il Ministero dell’Ambiente, in accordo con la Selex Elsag, la società del gruppo Finmeccanica che ha fornito il sistema, ha prorogato al 30 novembre il contributo SISTRI 2012, in quanto sta procedendo ad una revisione del sistema SISTRI in modo da semplificare e rendere più efficienti le procedure.
Lo stesso Ministro, Corrado Clini, ha spiegato che la complicazione delle norme deresponsabilizza le imprese e genera effetti collaterali, come l’emergere dell’illegalità. “Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema e per renderlo più semplice, perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo. – ha dichiarato il Ministro – Spero che nei prossimi mesi si possa concretizzare una difesa della legalità con normative più semplici e noi stiamo lavorando per questo”.
L’obiettivo è dare tempo ai tecnici per un restyling del sistema informatico che renda le procedure più semplici ed efficienti.
Intanto il Ministro Clini ha convocato il Presidente designato di Confindustria, Giorgio Squinzi, che succederà a Emma Marcegaglia il 24 maggio, e i Presidenti delle Associazioni di Categoria per valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi alle già complesse procedure cui le imprese sono sottoposte per rispettare gli adempimenti ambientali ed in particolare quelli in materia di rifiuti.
Un piccolo passo avanti per le imprese, ma gli animi ancora non si placano.
Secondo le Associazioni di categoria si tratta di una misura insufficiente, poiché l’ennesima proroga non risolverà i problemi legati alla mancata realizzazione del Sistema di tracciabilità informatica dei rifiuti. Le Associazioni, infatti, avevano chiesto, in una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, la soppressione del contributo SISTRI almeno per il 2012 e di individuare meccanismi di compensazione per recuperare i costi finora sostenuti, considerato che circa 300.000 imprese hanno già versato, negli ultimi due anni, 70 milioni di euro, senza averne ritorno alcuno, vista l’inoperatività del sistema.
Da tempo i trasportatori di rifiuti obbligati ad iscriversi al SISTRI si lamentano per la complessità delle procedure e per i problemi tecnici del sistema informatico, responsabili dei ripetuti rinvii dello switch on, che, lo ricordiamo, dovrebbe partire ufficialmente il prossimo 30 giugno, a meno di nuove proroghe.
Tra le altre richieste gli operatori chiedono il SISTRI solo per rifiuti pericolosi; un sistema basato su rete internet, con conseguente abolizione delle chiavette Usb e delle black box nei mezzi di trasporto e l’esclusione delle imprese con piccole quantità.
A dar voce alle imprese e alle Associazioni di Categoria, anche l’Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, in qualità di Coordinatore della Commissione Ambiente ed Energia con la proposta, accolta in Conferenza delle Regioni e in Conferenza Stato-Regioni e poi inoltrata al Governo, di esentare le imprese dal pagamento del contributo SISTRI per il 2012.
Confidiamo – ha spiegato Roberto Ravello – che il Governo dia seguito alla proposta inoltratagli dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: ciò consentirebbe l’introduzione di una giusta premialità nei confronti di quei soggetti per i quali è prescritta l’iscrizione al SISTRI, circa 300 mila imprese in tutta Italia, che hanno già versato il contributo legato agli oneri di funzionamento del sistema nel 2010 e nel 2011, nonostante la non operatività del servizio. Non sarebbe giustificabile richiedere al sistema produttivo italiano il versamento di un corrispettivo per un servizio non ancora attivo, che peraltro ha comportato problemi di sovrapposizione tra il vecchio dispositivo cartaceo, fatto di registri di carico e scarico, e l’innovativo metodo elettronico di tracciabilità introdotto, con tutti i disagi legati alla sua sperimentazione”.
Le risposte del Governo sono state la proroga al 30 novembre e la promessa di una collaborazione con i rappresentanti delle aziende interessate per semplificare il sistema SISTRI.
Non resta che sperare che la revisione porti a una reale semplificazione, poiché le continue proroghe non risolveranno i problemi delle aziende, già compromesse dalla crisi, che non chiedono altro che soluzioni semplici e concrete.

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