LA FITTA AGENDA ESTIVA DEL MATTM
Il CdM ha approvato il Decreto che recepisce la Direttiva Europea sulla qualità dellíaria, mentre il MATTM istituisce il Gruppo Comunicazione Mobilità Sostenibile e Brunetta pensa al Car sharing nelle PP.AA
“Estote parati”, l’esor tazione evangelica all'”essere pronti” per meglio affrontare l’incertezza del futuro, sembra essere il motto che ha guidato l’agenda estiva del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in riferimento ad alcune problematiche stringenti, ma che, di solito, non guadagnano la dignità delle prime pagine dei quotidiani, al- meno nei mesi estivi. Il problema, anzi, i problemi, sono sempre gli stessi, o alme- no rappresentano le due facce della stessa medaglia: qualità dell’aria e mobilità sostenibile. Due aspetti della quotidianità che si interfacciano drammaticamente e che hanno effetti tanto sulla salute, quanto sulla sicurezza e sulla vivibilità dei centri urbani (senza contare i costi rappresentati dalla Sanità pubblica per sostenere le cure di migliaia di incidentati o gravati da patologie a carico del sistema respiratorio, oppure le multe comminate dall’UE per i famigerati sforamenti ai limiti consentiti di PM10, o gli ulteriori costi imputati a vario titolo alla società per gli effetti del global warming cui il traffico veicolare da una spinta da non sottovalutare).
Per anteporre qualche strumento in più al precipitare degli eventi, soprattutto in considerazione del fatto che queste problematiche tendono ad acuirsi nel periodo invernale, allor quando le emissioni in atmosfera si arricchiscono degli apporti di particolato derivante da caldaie e sistemi di riscaldamento domestico, pubblico ed industriale, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha approvato il D. Lgs. di recepimento della Direttiva comunitaria sulla qualità dell’aria (2008/50/CE), che disciplina l’intera materia della valutazione e gestione della qualità dell’aria nei Paesi UE. Il provvedimento interviene a fissare i valori e gli obiettivi di qualità dell’aria da raggiungere o da perseguire per biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene, monossido di carbonio, piombo, particolato PM10, particolato PM2.5 e ozono. Il D. Lgs. va a modificare la normativa preesistente, realizzando un quadro normativo unitario aggiornato alla luce dello sviluppo delle conoscenze in campo scientifico e sanitario e delle esperienze maturate, che consentirà di superare le criticità che lo Stato e le Regioni hanno incontrato nei dieci anni di applicazione della preesistente normativa. Sono due gli obiettivi che la norma intende perseguire: razionalizzare le attività di valutazione e di gestione della qualità dell’aria, secondo canoni di efficienza, efficacia ed economicità, responsabilizzare tutti i soggetti interessati all’attuazione delle nuove disposizioni sulla base di un preciso riparto delle competenze. Tali finalità sono conseguite attraverso un processo di ottimizzazione delle attività e delle gestioni esistenti, senza prevedere oneri ulteriori rispetto al passato. È prevista, inoltre, la possibilità di ricorrere a misure nazionali qualora da un’apposita istruttoria risulti che tutte le possibili misure individuabili dalle Regioni nei piani di qualità dell’aria non siano risolutive, in quanto i superamenti siano causati in modo decisivo da sorgenti di emissione su cui le regioni non hanno competenza amministrativa e legislativa. In tal caso si procede all’adozione di misure di carattere nazionale sulla base dei lavori di un comitato da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel frattempo, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha visto la luce il “Gruppo Mob”, Gruppo per la Comunicazione della Mobilità sostenibile”, nato con l’obiettivo di sostenere con idee, iniziative e supporti scientifici l’attività di comunicazione del MATTM nell’ambito delle attività della diffusione della cultura della mobilità sostenibile. Il gruppo è aperto alla partecipazione di tutti i soggetti che hanno conoscenze, tecniche, scientifiche e professionali in grado di fornire adeguati contributi alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile. Le adesioni e le partecipazioni al gruppo sono volontarie ed a titolo assolutamente gratuito. Dopo aver raccolto l’adesione di alcuni prestigiosi Enti di Ricerca, il Gruppo si è messo al lavoro per organizzare un primo evento: la Conferenza sulla Comunicazione della Mobilità Sostenibile (ipotizzato per la primavera 2011) che consentirà di predisporre un programma operativo di interventi in questo campo. Saranno invitati tutti gli attori della filiera mobilità sostenibile. Intanto, a fine luglio, il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha proposto di ridurre costi ed inquina- mento attraverso una gestione consapevole degli acquisti di autovetture per politici ed amministratori pubblici. Conditio sine qua non, vetture meno inquinanti, meno potenti e, soprattutto, “condivise” In pratica, il Ministro, che ha anticipato un disegno di legge in merito per settembre. Propone l’adozione del Car sharing nelle PP.AA e l’ulteriore acquisto di autovetture di cilindrata non superiore a 1.400 cc. In partenza ci sono i risultati del monitoraggio partito lo scorso anno e che ha rilevato una spesa nell’ordine di 3 miliardi di euro all’anno, che potrebbe essere ridotta di 2 miliardi di euro in tre anni attraverso acquisti ed utilizzi consapevoli. In più, anche il mercato dell’auto, che ultimamente non sembra godere di momenti felici, ne avrebbe un certo guadagno. A questo punto non resta che sperare che a tante belle parole corrispondano altrettanti fatti concreti. L’autunno è alle por te: estate parati!