AUTO: ARRIVA LA GUIDA ALL’ACQUISTO E ALL’USO ECOCOMPATIBILE

Nel Rapporto, la lista dei modelli che emettono meno CO2 e consigli per una guida all’insegna del risparmio di consumi e di emissioni

Consigli per una guida sicura, ecocompatibile e anche economica. Ma non solo. Anche suggerimenti e informazioni utili per un acquisto “consapevole” dell’auto nuova, con un occhio al risparmio energetico e uno a quello economico. Infine l’elenco dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o gasolio. C’è tutto questo all’interno della “Guida annuale 2009 sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di anidride carbonica delle automobili”, pubblicata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, insieme al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Guida, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, oltre che sul sito www.minambiente.it e disponibile gratuitamente presso tutti i punti vendita di automobili, su richiesta del consumatore, risponde ad una precisa disposizione della Direttiva 1999/94/CEE, recepita in Italia con il Decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 20003, n.84 (art. 4). Tale Direttiva richiede agli Stati membri di pubblicare annualmente una guida sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture al fine di fornire ai consumatori informazioni utili per l’acquisto di auto nuovo con lo scopo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e al risparmio energetico.

Così, contro le emissioni di CO2, dopo gli ecoincentivi, arriva anche la Guida, un piccolo strumento per aiutare il consu- matore, alle prese con la scelta di un’auto nuova, a districarsi nella giungla di modelli e marche che affollano il mercato e orientarlo verso una scelta ecocompatibile e consapevole. Tutto in direzione degli obiettivi del Governo da raggiungere entro il 2009: riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari al 30% e riduzione degli altri inquinanti prodotti dalle auto (ossidi di azoto, particolato e idrocarburi) pari al 40%. Quello dei trasporti è infatti un settore critico per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Nel 2007 il trasporto su strada ha rappresentato il 28,7% del totale delle emissioni di gas serra a livello nazionale. Le autovetture, in particolare, hanno contribuito per circa il 60% a tale valore. E le previsioni non lasciano ben sperare: secondo quanto riportato nella stessa Guida, infatti, le emissioni del trasporto sono destinate ad aumentare del 13,2% nella prima decade e del 16% nella seconda decade di questo secolo, soprattutto in Italia che con i suoi 50 milioni di veicoli circolanti (inclusi i ciclomotori), detiene il primato mondiale di auto private pro-capite, il 26% in più della media UE (1.66 abitanti per auto nel 2007). Nella giungla del traffico urbano, l’auto è la regina incontrastata delle emissioni, ma smantellare la tradizione dell’auto personale, profondamente radicata nel nostro Paese, è difficile e la rivoluzione delle abitudini di trasporto verso forme di mobilità più sostenibili (car sharing, car pooling, bike sharing…) è lontana. Eppure la lotta alle emissioni, seppur in sordina, è già cominciata. Gli ecoincentivi per il rinnovo del parco auto, caduti a pioggia sull’Europa ne sono un esempio. Nulla a che vedere però con quelli annunciati in questi giorni dalla provincia dell’Ontario (Canada): 10 mila dollari per chi acquista una macchina elettrica. Così il Canada sale sull’auto elettrica nella corsa contro le emissioni, mentre l’Italia resta al palo o si ferma a qualche rara e isolata iniziativa “virtuosa”, come quella promossa recentemente dal Comune di Milano e Land Rover che ha fornito in comodato gratuito quattro Freelander Stop/start all’Assessorato alla Mobilità, Trasporti e Ambiente milanese, per garantire spostamenti e utilizzi ecocompatibili nel capoluogo lombardo. “Un’idea in comune: aria più pulita” è lo slogan dell’iniziativa che lancia la tecnologia dello “stop and go” a servizio della pubblica amministrazione e della collettività con un risparmio dell’8% di emissioni di CO2. Il software, incorportato nel sistema di gestione del motore, valuta quando il motore, in situazione di traffico congestionato, può venire spento senza rischi; il motore si riavvia invece quando viene azionato il pedale della frizione. Nell’attesa di auto “intelligenti”, informare gli acquirenti su consumi e emissioni dell’auto da acquistare diventa servizio fondamentale. A seguito di un lungo negoziato svoltosi a livello comunitario, il 5 giugno 2009, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento (CE) Nn. 443/2009 del Parla- mento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato, finalizzato a ridurre le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri. Il Regolamento individua un target comunitario delle emissioni di CO2 delle autovetture nuove vendute annualmente nella Comunità, di 130 g CO2/km riferito alla media di tutte le autovetture nuove commercializzate nel 2012, da conseguire tramite miglioramenti tecnologici apportati ai motori. Gli obblighi per i costruttori si applicheranno al 65 % delle loro flotte nel gennaio 2012, al 75% nel gennaio 2013, al 80% nel gennaio 2014 e al 100% a partire dal 2015. Per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo, il Regola- mento fissa valori limite per le emissioni specifiche di CO2 delle auto in funzione diretta del loro peso. Ogni casa costruttrice dovrà però dimostrare alla fine di ogni anno che l’insieme delle auto vendute raggiunga un valore medio di emissioni corrispondente a quanto richiesto dal Regolamento. Pena le sanzioni previste dal Regolamento. La palla passa così alle case costruttrici e agli acquirenti/ consumatori. Il comportamento di acquisto di questi ultimi sarà, infatti, fondamentale per la piena attuazione degli obiettivi di riduzione di CO2 assunti dall’UE. Informare circa l’impatto ambientale dell’auto da acquistare diventa importante. Così, dopo la campagna sugli ecoincentivi, il Ministero lancia la Guida, una sorta di “dizionario” dell’auto e della guida ecosostenibile, contenente tutti i dati dei consumi nei vari cicli (urbano, extraurbano e misto) e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita al 30 aprile 2009, nonché una lista di modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio. Una menzione speciale viene riservata ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante alimentazione “bifuel” (con utilizzo di GPL o metano), oppure con propulsione ibrida (motore a benzina più motore elettrico). Dalla A alla Z, la Guida analizza le performance ambientali di tutti i modelli di tutte le marche presenti sul mercato. Ma non solo. Oltre all’elenco dei modelli di autovetture raggruppati per case costruttrici in ordine alfabetico ed un indice analitico per mar- che, nelle 237 pagine di numeri e tabelle, non mancano anche alcune indicazioni per una guida intelligente e sostenibile e alcuni consigli per una corretta manutenzione del veicolo. La Guida, oltre che all’acquirente dell’auto, pensa così anche all’automobilista. Acquistare con intelligenza, prima e guidare con intelligenza, poi. Sempre con un occhio ai consumi e uno all’ambiente. Buone pratiche di guida e di manutenzione dell’autoveicolo consentono, infatti, di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 10-15%, con il vantaggio di migliorare anche la sicurezza su strada. Basta dare un’occhiata alla lista delle 10 regole per l’ecodriving, alle indicazioni sul corretto stile di guida e ai suggerimenti sulla manutenzione dell’autoveicolo riportate nella Guida, per capire come piccoli e semplici accorgimenti possano influire sui consumi e sull’ambiente. Non ci vuole poi molto, basta solo fare un po’ di attenzione in più!


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