SICUREZZA, ORDINE, EFFICENZA. ANCHE NELL’AUTODEMOLIZIONE SI PUÒ. GRAZIE A LOGIMA

Parola di Daniele Urcioli, uno dei titolari della C.E.R.V Urcioli srl di Atripalda (AV)

Limiti più severi in materia ambientale, standard di sicurezza più elevati e criteri di gestioni più efficienti. Sono le nuove regole che compongono il quadro normativo in cui il settore dell’autodemolizione è chiamato ad operare e con cui gli autodemolitori di oggi devono fare i conti. A segnare la strada di questa “rivoluzione” normativa che ha portato alla trasformazione dei centri di autodemolizione del nostro Paese è stata proprio l’Unione Europea nella Direttiva 200/53/CE, recepita successivamente in Italia con D. Lgs. 209/2003 e successive disposizioni correttive ed integrative contenute nel D. Lgs. N.86 del 12 aprile 2006. La Direttiva stabilisce infatti precisi requisiti dei centri di raccolta e dell’impianto di trattamento, requisiti che prevedono l’adeguato stoccaggio dei pezzi smontati, nonché fra criteri di gestione, regole precise circa la sovrapposizione massima consentita dei veicoli messi in sicurezza e non ancora sottoposti a trattamento, fatte salve le condizioni di stabilità e la valutazione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori. Attenzione per la sicurezza, ma non solo. Anche il rispetto per l’ambiente gioca un ruolo essenziale all’interno del quadro normativo che disciplina l’autodemolizione.

Ad essere regolamentate infatti sono anche le modalità con cui le parti di ricambio, destinate alla commercializzazione debbano essere stoccate, prendendo opportuni accorgimenti per evitare il loro deterioramento ai fini del successivo reimpiego, secondo il principio comunitario che punta a “prevenire la produzione di rifiuti derivanti dai veicoli nonché al reimpiego, al riciclaggio e ad altre forme di recupero dei veicoli fuori uso e dei loro componenti, in modo da ridurre il volume dei rifiuti da smaltire e migliorare il funzionamento dal punto di vista ambientale di tutti gli operatori economici coinvolti nel ciclo di utilizzo dei veicoli e specialmente di quelli direttamente collegati al trattamento dei veicoli fuori uso”. Se dunque l’input alla riorganizzazione del settore viene proprio dalla Legge, è in realtà la ricerca dell’efficienza, ovvero della razionalizzazione delle risorse e dell’ottimizzazione delle pratiche di lavoro, il vero “motore” della trasformazione dei vecchi piazzali pieni rottami di un tempo, in moderne ed efficienti aziende di autodemolizioni. E per chi decide di fare i conti con la trasformazione in atto e di adeguarsi ai nuovi standard imposti dalle normative, senza però rinunciare a rendere competitivo il proprio centro (oltre che sicuro e rispettoso dell’ambiente), un valido aiuto viene da Logima srl, giovane società di progettazione, consulenza e vendita di soluzioni per la logistica e la gestione di magazzino, con sede a Porto d’Ascoli, che grazie alla decennale esperienza dei suoi soci fondatori, Fabio Franceschi e Giovanni Paolini e alla loro capacità di anticipare le tendenze del mercato, è riuscita nel giro di poco ad imporsi come una delle aziende leader del settore. Ampia è la gamma dei prodotti targati LogiMa. Tra questi, i più gettonati sono proprio i cosiddetti cantilever, apposite scaffalature per lo stoccaggio degli autoveicoli, che nella loro versione mono o bifronte, consentono di mantenere ordine, pulizia e sicurezza nei centri di autodemolizione. Numerosi gli autodemolitori in tutta Italia che ne hanno testato la funzionalità e l’efficienza, toccando con mano i vantaggi derivanti dalla loro installazione. E non solo in termini di ordine, sicurezza e pulizia ma anche in termini di risparmio, visto che lo stoccaggio delle auto tramite cantilever consente di evitare l’inevitabile deterioramento a cui andrebbero incontro i veicoli abbandonati sui piazzali e accatastati l’uno sull’altro. Parola di Daniele Urcioli, uno dei titolari della C.E.R.V Urcioli srl di Atripalda (AV), che avendo già testato la funzionalità e l’efficienza della tecnologia LogiMa, è rimasto pienamente soddisfatto del suo acquisto di 10 cantilever bifronte, (per lo stoccaggio di 60 autovetture) e ne ha già ordinati altri 10, non escludendo la possibilità di nuovi acquisti. “Stoccare veicoli su cantilever- commenta lo stesso Urcioli,- non solo consente maggior sicurezza, ordine e stabilità nello stoccaggio delle auto, migliorando anche l’impatto visivo del centro, ma evita il danneggiamento delle parti di carrozzeria e meccanica che poi verranno vendute. Acca- tastando le macchine l’una sopra l’altra, i danni a sportelli, cofani e vetri sono all’ordine del giorno. Con i cantilever le macchine stoccate rimangono intatte, semi-nuove, come se fossero nella vetrina di un negozio. In questo senso, consiglio l’acquisto dei cantilever a tutti i miei colleghi e specialmente a quelli del centro sud, da sempre specializzati nella vendita dei ricambi usati. Proprio qui al sud, dove il mercato dei ricambi usati è più radicato, un po’ anche per via della pre- senza di un parco auto più vecchio, l’acquisto dei cantilever Logima è un investimento azzeccato”. E la tecnologia non teme nemmeno la concorrenza. “Ci sono molte aziende che si sono fatte aventi in questo settore-continua Urcioli- Prima di procedere all’acquisto ho valutato anche altri prodotti simili presenti sul mercato, ma i cantilever LogiMa non hanno eguali. E non solo per via della qualità dei prodotti. Tra i punti di forza dell’azienda infatti c’è anche la cura e l’assistenza del cliente che fanno del customer relashionship manegement il valore aggiunto del suo marchio. “Precisa, puntale ed affidabile, LogiMa ci ha seguito in ogni fase dell’acquisto, rispettando alla virgola il contratto- tiene a precisare Urcioli- Siamo rimasti molto soddisfatti dell’assistenza e della consulenza che ci hanno offerto, dalla progettazione alla messa in opera., grazie alla presenza di incaricati che ci hanno saputo fornire preziosi consigli anche sulla localizzazione dei cantilever, tenendo conto delle nostre esigenze e delle caratteristiche del nostro centro. Anche questo fa di LogiMa un’azienda seria e professionale. Il passaparola è quindi d’obbligo. La consiglio a tutti i miei colleghi. Anzi l’ho già fatto. In questo senso, potrei dire che per LogiMa ho vestito i panni del rappresentante, oltre che quelli dell’autodemolitore”.


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