ECO TOP TEN 2009
Oltre 750 modelli a confronto. Il primato dell’auto più ecologica a IQ di Toyota
Aspettando il “sogno” delle auto verdi del Salone di Ginevra, molte delle quali per ora solo allo stato di prototipo, Legambiente più che al “sogno” guarda in faccia alla “realtà” e fotografa la situazione delle auto più ecologiche vendute in Italia. Si chiama Eco Top Ten 2009 la nuova edizione della classifica delle auto più rispettose dell’ambiente, curata in collaborazione con Ata Svizzera (Associazione traffico e ambiente) e presentata da Legambiente nell’ambito di “Fa’ la cosa giusta!”, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Di fronte all’irrinunciabilità dell’auto come mezzo di trasporto che stenta a far decollare forme di mobilità più sostenibili come il trasporto pubblico, la bicicletta e l’auto condivisa, Legambiente lancia Eco Top Ten 2009, una sorta di “guida verde” alla scelta consapevole dell’auto ecologica, un valido aiuto per districarsi nella fitta rete di offerte, promozioni ed ecoincentivi del mercato dell’auto.
Potenziali destinatari della classifica non sono solo gli acquirenti sensibili alle problematiche ambientali, ma tutti i potenziali acquirenti. “Il prezzo raggiunto dai carburanti e le politiche locali- sottolinea Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente portano inevitabilmente i consumatori a scegliere veicoli a minor impatto ambientale”. Così l’ondata verde che travolge il mercato dell’auto, grazie anche agli ecoincentivi, comincia a contagiare anche gli acquirenti, se non altro, come dice il detto, “per far di necessità virtù”. Uno sguardo alla “top ten verde” di Legambiente diventa quindi d’obbligo. Sono 750 i modelli più venduti in Italia nel 2008 analizzati dall’associazione ambientalista, compresi quelli a gas (metano e GPL), esclusi invece quelli con emissioni superiori a 180 gr/Km (con l’eccezione delle monovolume con più di 5 posti, per le quali il limite di CO2 considerato è pari a 210 gr/ Km). Emissioni di CO2, rumore ed emissione di sostanze inquinanti che hanno impatto diretto sulla salute (criterio che penalizza i motori diesel privi di filtro antiparticolato): sono i parametri analizzati nella valutazione che ha assegnato la palma d’oro dell’auto più ecologica venduta in Italia, alla casa Toyota con la neonata IQ per via delle sue buone performance ambientali in fatto di rumore, consumo ed emissioni (solo 99 gr/Km). Sul podio delle auto più verdi, la segue al secondo posto l’ibrida elettrico-benzina Honda Insight, che spazza via dai primi posti, conquistati proprio lo scorso anno, le sue due “sorelline nipponiche”, le ibride Honda Civic e Toyota Prius, che nel 2009 si aggiudicano il terzo e quarto posto. Ma il dominio del “sol levante” si estende anche ai posti successivi della classifica. In totale sono ben sette i modelli nipponici presenti nella Eco Top Ten 2009. E non solo. La supremazia orientale è evidente anche nelle classifiche per categorie, dove le giapponesi conquistano 5 delle 8 graduatorie in palio (categoria “mini”, “piccole”, “media, “media inferiore, “4×4”), lasciando alle europee soltanto la vittoria tra le “medie superiori” (Bmw 520d) e nelle “monovolume a 5 posti” (Renault Modus 1.2 Tce) o “monovolume a 6 o più posti” (Opel Zafira 1.6 EcoM). Altro dato rilevante che emerge inoltre dalla Top Ten 2009 è l’ottima performance ambientale dei modelli ibridi, il dominio assoluto delle unità a benzina e la completa assenza in classifica di versioni diesel, a Gpl o metano, che non ottengono buoni piazzamenti nemmeno nelle graduatorie per categoria. Il gasolio vince solo la categoria “medio superiori” e conquista buoni risultati soltanto nei segmenti medio- alti. Il metano ottiene il primo posto tra le “monovolume 6 o più posti” (Opel Zafira EcoM) e il secondo tra le “monovolume a 5 posti” (Mercedes B 170 Ngt). Nessun primato per categoria invece per il Gpl. A sfavorire il diesel è soprattutto la penalizzazione applicata per il maggiore rilascio di PM10 (in particolare per i modelli privi di filtro) e di ossidi di azoto, oltre che la rumorosità più elevata. Ma al di là delle classifiche (disponibili al sito www.viviconstile.org), l’edizione 2009 della Eco Top Ten ha offerto anche importanti spunti di riflessione, oltre che considerazioni “confortanti”. Al vertice della classifica spiccano in- fatti modelli di “fresca” uscita, un dato questo che sottolinea la crescente sensibilità ecologica di costruttori ed acquirenti. “In un anno-sottolinea inoltre Legambiente – i modelli al di sotto della soglia dei 120 gr/km di CO2 sono raddoppiati, passando da una quarantina a circa 80. Al di sotto dei 140 grammi/km, la so- glia che la Commissione Europea aveva chiesto quest’anno all’industria automobilistica, il panorama si affolla e oltre a quasi tutte le auto piccole si trovano anche numerosi modelli di classe media, a cominciare da quelli che compongono la top ten delle prime dieci”. Ma a fronte delle tendenze positive, Legambiente non abbassa la guardia, soprattutto in vista dei prossimi traguardi fissati per l’industria europea: il 65% dei veicoli venduti entro il 2012 non dovranno superare i 120 gr/Km di CO2 mentre nel 2015 dovranno raggiungere quota 100% . Ma al di là delle tendenze e delle previsioni, Legambiente non manca neppure di rilevare le contraddizioni del mercato. La prima riguarda proprio la possibilita delle auto diesel prive di filtro antiparticolato di accedere agli ecoincentivi governativi alla rottamazione. Un “imbroglio”, secondo l’associazione ambientalista, considerato che il PM10 è uno degli inquinanti più dannosi per la salute e più persistenti nelle nostre aree urbane. Di qui la necessità di penalizzare nella valutazione che ha portato all’elaborazione della classifica, le auto diesel non dotate di tale filtro, che, seppur assoggettabili ad ecoincentivi, sono fortemente dannose per la salute e per l’ambiente. La seconda contraddizione riguarda invece l’ etichettatura energetica introdotta dall’UE che impone l’obbligo di esporre in maniera visibile il valore del- le emissioni per chilometro per guidare le scelte d’acquisto verso modelli più rispettosi dell’ambiente, obbligo disatteso in Italia e in gran parte dei Paesi europei (con eccezione di Svizzera e Francia).