CONOSCIAMO LE VIRTÙ DEL GPL
Un carburante “non tradizionale”, mediamente “alternativo”, economico e rispettoso dell’ambiente
Il tema della mobilità sostenibile, come più volte evocato sulle pagine del Notiziario, presenta aspetti complessi, risvolti e problematiche che vanno ad intersecare vari settori del quotidiano, tutti in qualche modo interconnessi con l’Ambiente, la Sicurezza e la Salute.
Nell’approcciarsi a problematiche imponenti, come quella in questione, non ci si può limitare a perseguire un’unica strategia di soluzione, ma, si dovrebbero calibrare e differenziare i vari interventi sfruttando al massimo azioni mirate sinergiche, quali, nello specifico: • riduzione del parco auto circolante, • conversione del vetusto parco auto con automezzi di nuova generazione in grado di assicurare prestazioni migliori da un punto di vista dei consumi e delle emissioni; • promozione ed utilizzo di carburanti più “ecologici”; • ottimizzazione dell’offerta di mobilità pubblica e sistemi di spostamento alternativi (carsharing, bike sharing). Tutte queste soluzioni, corteggiate e sbandierate negli interventi pubblici di amministratori locali e nazionali, nel breve periodo, stentano a dare risultati apprezzabili (tanto più nel nostro Paese, dove l’auto privata riamane il mezzo di trasporto più stimato dai singoli cittadini). Se il mutare delle abitudini dei cittadini avviene con tempi non compatibili con le emergenze rappresentate dal global warming, è alla tecnologia, dunque, che bisogna rivolgersi, per vedere attuate quelle applicazioni in grado di equilibrare la necessità di una mobilità puntiforme e diffusa (in attesa di una sua ridefinizione) e l’urgenza di una diminuzione dell’apporto in atmosfera di gas-serra. Tanto più quando l’innalzamento del prezzo del petrolio greggio (appena calato negli ultimi tempi), ha palesato alla stragrande maggioranza dei cittadini, la dipendenza patologica da un’unica fonte energetica che influisce a tutti i livelli di costi e consumi di materie prime e generi alimentari. Il dibattito internazionale sulla implementazione dei biocarburanti di origine vegetale si scontra con un gap normativo del nostro Paese, vieppiù tradizionalista dal punto di vista dell’agricoltura; non solo: le sperimentazioni dell’idrogeno per autotrazione e delle miscele metano-idrogeno, per quanto diano risultati apprezzabili, rimangono quasi miraggi dati i costi imponenti delle prime e l’impossibilità di omologazione delle seconde. E intanto il prezzo del- la benzina e del gasolio fluttuano in alta quota in un saliscendi da cardiopal- ma per le categorie più a rischio (autotrasportatori, agricoltori, operatori della navigazione e della pesca). Come ci ricorda Edgard Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849), geniale ed umorale scrittore e poeta, inventore del genere poliziesco e precursore di tante figure letterarie di “detective deduttivi”, il modo migliore per celare una cosa è esibirla candida- mente in faccia a tutti. Ecco allora che frugando nel quotidiano, ci si imbatte in soluzioni pratiche la cui forza risiede nella diffusione e nel numero per essere incisive. Lo spunto ci arriva da uno studio, confluito in una Guida, promosso da Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas: “I veicoli alimentati a GPL – Una soluzione economica e rispettosa dell’ambiente”. Scopo del lavoro: educare gli automobilisti sui vantaggi economici e pratici del GPL, presentarne le caratteristiche, e offrire un adeguato supporto informativo circa i costi degli impianti, le autorizzazioni, le certificazioni, al fine di incoraggiare l’investimento privato verso questa forma di alimentazione del proprio automezzo. Si consideri, a titolo di esempio, che nell’ultimo anno, il prezzo dei vettori tradizionali (gasolio e benzina) è aumentato, rispettivamente del 30% e del 15% e che, a seconda delle diverse tipologie di carburante, mediamente, 10 euro alla pompa consentono di viaggiare per: • 100 Km, se il veicolo è alimentato a benzina; • 120 Km, se il veicolo è alimentato a gasolio; • 190 Km, se il veicolo è alimentato a GPL. Senza contare che, per l’installazione dell’impianto (il cui costo varia dai 1.500 ai 1.800 Euro), si può beneficia- re dell’incentivo statale che assomma, per il 2008, a 350 Euro. Non solo, considerando la particolare combustione della miscela e la minore produzione di particolato atmosferico e sostanze inquinanti emesse rispetto ai carburanti tradizionali (benzene e idrocarburi policiclici sono assenti nella miscela, così come lo zolfo), l’incentivazione del GPL permette la circolazione degli automezzi così alimentati nei giorni di blocco del traffico anche con auto non Euro 4! Con queste premesse, e citando lo studio: “Benefici Ambientali del GPL per Autotrazione”, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato da Euromobility e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR la Guida di Adiconsum evidenzia che: “la trasformazione a GPL e la sostituzione con vetture nuove a GPL di un totale di 570.000 veicoli a benzina e a gasolio già circolanti, produrrebbe un importante abbattimento delle emissioni inquinanti ed una conseguente notevole diminuzione delle malattie provocate dall’esposizione degli agenti inquinanti prodotti dal traffico veicolare, valutabile, in termini economici, in circa 400 milioni di Euro”! Se a questo si aggiungono: • la garanzia degli impianti – in termini di sicurezza – offerta dalle tecnologie che sottostanno alle rigide normative in materia, • la possibilità di posteggiare nei parcheggi interrati, almeno per gli impianti a norma del regolamento ECE/ONU 67/01 (quelli installati prima del 1° gennaio 2001, possono comunque adeguare l’impianto con una spesa media che varia dai 300 ai 400 Euro); • la convenienza economica dei veicoli alimentati GPL; • la crescente incentivazione nazionale del vettore GPL (52.000.000 erogati nel 2008, previsione di 102.000.000 per il 2009) • la garanzia di oltre 2.300 punti di rifornimento nel Paese che garantiscono il servizio a circa 1 milione di veicoli si intuisce facilmente come il GPL possa rappresentare una valida alternativa per molti consumatori alle prese con il caro carburanti e con le istanze di una rinnovata coscienza ecologica. Siamo dunque alla quadratura del cerchio? L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di autoveicoli alimentati a metano e anche il settore GPL sembra riscuotere i favori del mercato e degli automobilisti e se ne auspica una implementazione. Tuttavia, a parte rari ed esigui giaci- menti di gas naturale nel sottosuolo, la Penisola è comunque dipendente dall’estero per quanto riguarda greggio da raffinare e gas da utilizzare. È vero che il miglioramento tecnologico e l’utilizzo di carburanti meno impattanti sarà determinante per la lotta al cambiamento climatico, tuttavia, non si può prescindere da una riduzione tout court dei consumi di carburante per la mobilità privata, tanto più quando l’affacciarsi allo sviluppo occidentale di nuovi, giganteschi e popolosi Paesi coinciderà necessariamente con l’aumento di veicoli ed automezzi.