COME SI EVOLVE IL MERCATO DELLE AUTO

IMMATRICOLAZIONI IN CRESCITA, GRAZIE AGLI ECO-INCENTIVI DEL GOVERNO

Segnali positivi per quanto riguarda il rinnovo del parco auto, così come da obiettivi indicati nelle iniziative volte alla diminuzione dell’inquinamento dell’aria e del numero delle auto circolanti con motorizzazioni vetuste. Nei primi sei mesi di applicazione degli eco-incentivi alla rottamazione (ottobre, novembre, dicembre 2006 e primo trimestre 2007), secondo i dati pervenuti all’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE) ed elaborati in collaborazione con il CED del Ministero dei Trasporti, sono 635.597 le autovetture Euro 0 ed Euro 1 rottamate a fronte dell’acquisto di 136.296 autovetture Euro 4.

Un doppio obiettivo centrato: da una parte sono stati tolti dalla circolazione un numero considerevole di veicoli inquinanti, dall’altra si è raggiunta l’attività del bilancio economico dell’iniziativa. Infatti a fronte dell’erogazione complessiva di 155 milioni di Euro in bonus (800 Euro cui si aggiunge l’esenzione del bollo per 2 o 3 anni), il Fisco ha incassato Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per 270 milioni di Euro, con un saldo attivo pari a 115 milioni di Euro! Secondo l’UNRAE, nel semestre in oggetto, la media nazionale degli acquisti incentivati rispetto al totale delle vendite di auto a soggetti privati è stata pari al 14,69% e i valori più elevati si sono registrati nelle Regioni del Sud (Basilicata, 22,22%; Sicilia, 20,90%; Puglia, 20,12%). In un Comunicato Stampa UNRAE, il Segretario Generale Gianni Filipponi ha sottolineato che già nel mese di marzo (l’ultimo preso in considerazione dall’analisi statistica), la quota degli acquisti incentivati sul totale delle vendite a privati, era pari al 22,7% e che la tendenza a manifestarsi nei mesi successivi è quella di una crescita fino al 25%. “Senza gli incentivi – ha dichiarato Filipponi – l’andamento del mercato delle auto in Italia, nel 2007, sarebbe in linea con le performance del resto dell’Europa Occidentale, che, con l’esclusione dell’Italia, nei primi 5 mesi ha registrato una contrazione del 2,8%, rispetto allo stesso periodo del 2006”. Continuando sulla scia delle previsioni statistiche, sempre i rappresentanti delle Case estere presenti in Italia e associate all’UNRAE hanno previsto, nel corso dell’Assemblea Generale dell’Associazione, svoltasi a Santa Margherita Ligure, il 15 giugno, un trend di crescita del mercato pari ad un +5% che rappresenta una cifra pari a 2.450.000 nuove auto immatricolate (125.000 vendite in più rispetto al 2006). “Siamo soddisfatti per l’andamento del mercato e della domanda di nuove automobili, grazie anche agli incentivi statali alla rottamazione che sono presenti in circa il 24% degli ordinativi nei primi 5 mesi del 2007 e che permette- ranno, così, di rimuovere dalle strade a fine anno almeno 600.000 vetture più inquinanti e meno sicure” – ha dichiarato nell’occasione Salvatore Pistola, Presidente UNRAE. “Nello stesso tempo – ha sottolineato – il dato serve a render- si conto che una misura destinata a rimuovere dal parco circolante le vecchie auto non può essere di breve periodo. Al contrario, occorre una azione di maggior respiro, che abbia come precisa finalità l’ammodernamento del parco circolante del nostro Paese, dove sono ancora in uso circa 9.000.000 di vetture Euro 0 ed Euro 1”. Intanto, anche il mese di giugno conferma il trend positivo di immatricolazioni di nuove auto; 226.057 è il numero diffuso dal Ministero dei Trasporti che riflette una crescita del +8% rispetto al mese analogo del 2006. Pertanto, allo stato attuale, il bilancio del primo semestre chiude con 1416.273 immatricolazioni e un incremento del 6,5% mentre gli ordini superano le 1.410.000 unità, con una crescita del 10,9%. Sorge spontanea una riflessione. Un rinnovato parco auto che presenti caratteristiche di efficienza nelle performance e nelle prestazioni tecniche, risparmio dei consumi e minor impatto per quanto riguarda le emissioni di CO2 e particolato atmosferico (ricordiamo che per le auto Euro 4 le emissioni devono essere al massimo di 140g/Km), è certamente un traguardo notevole, non solo in termini economici, ma anche ambientali: Tuttavia, si continuano a considerare come indicatori primari di sviluppo i dati relativi agli acquisti ed ai consumi. Forse accanto ad iniziative, peraltro positive, di incentivazione degli acquisti più “verdi”, occorrerebbe implementare politiche volte alla diminuzione tout-court degli automezzi circolanti, che, come abbiamo visto nelle pagine precedenti, sono sempre più incongrui rispetto ad una visione sostenibile della mobilità urbana e della qualità della vita nelle grandi, come nelle piccole, città.


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