CENTRO PER L’AUTODEMOLIZIONE

ASPETTI AMBIENTALI ED IMPIANTISTICI A LUCE DELLE NORMATIVE DI SETTORE

Il rispetto delle norme in materia ambientale risulta, per tutte le attività in genere, un onere alquanto impegnativo. I costi di smaltimento dei rifiuti, le modalità di gestione del flusso operativo del fine ciclo del veicolo con la conseguente dismissione delle parti che lo compongono, le aree dedicate alle suddette operazioni sono solo alcuni aspetti da prendere in giusta considerazione per l’adeguamento degli impianti alle normative cogenti. I rifiuti prodotti nelle attività di demolizione sono costituiti da tipologie diverse così come è diverso l’impatto che gli stessi arrecano all’ambiente esterno.

Le norme cogenti settoriali impongono il rispetto tassativo di alcuni parametri ambientali che hanno la loro piena conferma ed applicazione dopo l’emanazione del D. Lgs 209/03. Il decreto pone in essere l’individuazione di tutte le misure volte a prevenire la produzione di rifiuti derivanti dai veicoli e in particolare le misure per controllare e ridurre le sostanze pericolose presenti negli autoveicoli giunti alla fine del ciclo di vita ricomprendendo nell’allegato 1 al decreto medesimo tutte le operazioni di messa in sicurezza da adottarsi. L’autodemolitore ha l’obbligo in sostanza non solo di “separare e recuperare” le diverse componenti del veicolo ma organizzare l’impiantistica e le aree per attuare le operazioni di dismissione. Oltre ai componenti recuperabili la tipologia dei rifiuti prodotti, nelle attività di autodemolizione, possono essere sia di tipo pericoloso che non pericoloso. Tra i pericolosi vanno compresi: • oli lubrificanti, • airbags (con le loro componenti contenenti esplosivi), • fluidi di raffreddamento, • dispositivi contenenti PCB (soprattutto i condensatori), • apparecchiature contenenti i CFC e/o HCFC, • accumulatori al piombo, • serbatoi di gas compresso, • carburanti. Tra i non pericolosi vanno annoverati: • vetri, • plastiche, • pneumatici fuori uso, • fluff di frantumazione. A livello di impiantistica e organizzazione del flusso lavorativo l’autodemolitore è chiamato a mettere in atto anche delle scelte strutturali ad hoc che sono consequenziali al naturale flusso lavorativo dell’attività che possono essere così riassunte: In virtù di quanto detto il centro deve essere adeguato con: • parcheggio interno • zona percorsi e accesso al pubblico; • zona di trattamento carcasse • zona dei veicoli trattati • zona di stoccaggio dei rifiuti pericolosi e non • zona servizi ed uffici; • impiantistica antincendio adeguata al carico • impermeabilizzazione delle aree di trattamento • recinzione a protezione delle aree medesime La Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 9001 permetterebbe a qualsiasi azienda del settore un livello competitivo di notevole entità l’unica in grado di assicurare il costante rispetto delle normativa applicabili settoriali; se poi si raggiungesse il sistema integrato 9001- 14001 e OHSAS 18001 – Gestione della Sicurezza Aziendale, la competitività dell’azienda raggiungerebbe il top.

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