Autobus più ecologici in Germania
Ben 107 milioni di Euro in aiuti pubblici approvati dalla Commissione Ue per l’aggiornamento tecnologico degli autobus diesel utilizzati nel trasporto pubblico tedesco.
La Commissione Europea, in data 14 novembre, ha approvato il piano di finanziamento pubblico tedesco a favore dell’aggiornamento tecnologico del parco autobus diesel circolante nel trasporto pubblico; una misura che, nel settore di riferimento, potrà contare su ben 107 milioni di Euro e che la Commissione ha giudicato essere in linea con le norme comunitarie in materia di aiuti di stato e rispetto della concorrenza.
Il programma istituito dal Governo federale tedesco, fa parte della più ampia iniziativa denominata Sofortprogramm Saubere Luft 2017-2020 che mira, attraverso il potenziamento tecnologico e gli investimenti nel settore della green mobility a ridurre sensibilmente le emissioni di ossidi di azoto – NOx che ricordiamo essere tra i principali inquinanti presenti in atmosfera, responsabili di particolato fino e ultrafino causa di molteplici patologie a carico dei cittadini.
Nello specifico il finanziamento di 107 milioni di Euro è destinato ad incoraggiare il potenziamento degli autobus diesel utilizzati nei trasporti pubblici di circa 90 comuni in cui i valori limite di emissione degli ossidi d’azoto è stato superato nel 2016 o nel 2017. Il sostegno pubblico coprirà i costi dei sistemi di aggiornamento e della loro installazione.
La Commissione ha ritenuto che questo regime di aiuti pubblici incoraggerà i vettori di trasporto pubblico ad investire in mezzi più ecologici e performanti dal punto di vista delle minori emissioni; in questo senso si stima che l’aggiornamento tecnologico ridurrà le emissioni di NOx di almeno l’85% per veicolo. E ancora: la messa a nuovo di 7.000 autobus determinerà una riduzione di almeno 2.200 tonnellate di ossidi di azoto all’anno con conseguente miglioramento, nel breve futuro, della qualità dell’aria e della salute pubblica nei contesti urbani.
“Questo è un buon esempio di come il raggiungimento dell’obiettivo europeo di aria più pulita per tutti può essere incoraggiato – ha dichiarato Margrethe Vestager, Commissario per la politica di concorrenza – La misura tedesca incoraggia gli operatori del trasporto pubblico a investire in veicoli più rispettosi dell’ambiente e, in tal modo, a migliorare la qualità dell’aria nelle città tedesche, cosa che è pienamente in linea con gli obiettivi ambientali dell’UE“.
Infatti, l’iniziativa di Berlino risulta in linea con la Comunicazione della Commissione del 17 maggio 2018: “Un’Europa che protegge: l’aria pulita per tutti“, che stabilisce come le norme UE in materia di aiuti di Stato consentono ai Paesi membri di agevolare gli investimenti nella mobilità a basse e zero emissioni conseguendo vantaggi in termini di miglioramento della qualità dell’aria così come nella crescita della competitività nell’industria europea.
Ora, siccome gli Stati membri possono efficacemente utilizzare tali norme sia a livello nazionale, che regionale o locale per contrastare le emissioni generate, anche, ad esempio, dai trasporti su strada, la Commissione ha autorizzato il finanziamento tedesco in quanto questo non costituisce una distorsione ai principi che regolano gli aiuti di Stato e contribuisce vieppiù al conseguimento degli obiettivi ambientali europei senza distorcere indebitamente la concorrenza.
Vale la pena ricordare che già nel febbraio 2018, la Commissione aveva approvato un regime di aiuti tedesco per incoraggiare l’acquisto di autobus elettrici e autobus ibridi plug-in per sostituire gli autobus diesel convenzionali e che la Germania (ne avevamo scritto già lo scorso luglio nell’articolo: “Mobilità elettrica: in Europa qualcuno si muove“) già nel 2010 s’è data l’ambizioso obiettivo di raggiungere un milione di veicoli elettrici in circolazione sul proprio territorio al 2020.
Il piano di finanziamento pubblico tedesco a favore dell’upgrade tecnologico del parco autobus diesel circolante nel trasporto pubblico dimostra che una gestione consapevole delle risorse nazionali nel settore dei trasporti ha benefici notevoli non solo sull’ambiente e sulla qualità della vita, ma anche sull’economia. Forse varrebbe la pena che anche altri Paesi replicassero lo sforzo: un ulteriore piccolo passo nella direzione della sostenibilità.